Il marketing di prossimità. Integrazione alla local SEO.


Il Marketing di prossimità – Cos’è e come lo si attua –

Il marketing di prossimità, in inglese proximity marketing, riguarda tutte quelle strategie e relative tecnologie che trovano la loro giustificazione nella vicinanza (appunto prossimità) all’attività commerciale da parte del cliente (o potenziale) o in prossimità di un determinato prodotto/offerta commerciale quando il cliente sia già all’interno dell’esercizio.

Gli strumenti e le tecnologie per attuarlo sono diverse.

Prima di analizzarle, ci preme osservare che tale attività è (o meglio dovrebbe…) essere il naturale completamento di un’attività di Local SEO.
Purtroppo molti si fermano alla sola Local SEO, che per quanto efficace, rimane sempre meno forte di quando venga affiancata anche da una mirata campagna di marketing di prossimità.




Digital Signage.

Il primo tipo di marketing di prossimità è quello effettuato col Digital Signage, ossia attraverso poster digitali su schermi led o lcd, o totem interattivi posti in aree strategiche, come quelle di grande passaggio, che mostrano un messaggio specifico, che può consistere in un invito ad entrare in un bar a poca distanza che offre il caffè in sconto, o mostrare la promozione attiva all’interno del locale che sta proprio lì di fronte a voi…
Tali messaggi sono facilmente gestibili e modificabili anche nel corso della stessa giornata.

Esempio-di-digital-signage

Mobile Signage.

Lo sviluppo di tale metodo è uguale a quanto sopra descritto con la differenza che i totem o i poster pubblicitari su maxischermi sono sostituiti dagli schermi dei dispositivi mobile dei potenziali clienti che sono a passeggio.

Bluetooth Marketing.

Un altro strumento è quello che sfrutta il Bluetooth del dispositivo.
Purtroppo per la sua natura tecnica è risultato meno efficiente rispetto ad altri.

Infatti il Bluetooth funziona così:
- il server deve ricercare il dispositivo mentre transita nelle vicinanze di chi effettua il marketing di prossimità,
- il dispositivo deve rispondere (attivo, occupato, disattivato) e quando attivo e non occupato (ad esempio in una telefonata con auricolari Bluetooth)
il server invia il messaggio,
- poi il dispositivo deve dare la disponibilità a mettersi in contatto
- ed infine il proprietario del cellulare deve acconsentire all’effettiva ricezione del messaggio col tasto “Accetto”.

Fatto!
NOOOOO!

Il messaggio deve essere scaricato e solo ora si forma e diviene visibile all’essere umano.
Si consideri poi che non tutti i cellulari hanno le stesse modalità operative per fruire del Bluetooth, e che spesso tali messaggi richiedono lo scaricamento di altri software/App per poter vedere correttamente il contenuto.

Come si evince, troppo complicato e laborioso per via dei tanti passaggi tecnici.
Il colpo di grazia all’uso di tale tecnologia l’hanno dato le varie leggi sulla Privacy.

Beacon (e iBeacon).

A tale complessità si è cercato di porre rimedio tramite i Beacon (e iBeacon per il mondo Apple) che grazie alla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) ha reso meno complessa la procedura.
Resta sempre il problema che il Bluetooth del cellulare deve essere acceso e sia stata scaricata l’apposita App in regola con le norme sulla Privacy.

Esempio-tecnologia-beacon

Variante ad Ultrasuoni.

Per ovviare al fatto che spesso l’utente non ha attivato il Bluetooth su suo dispositivo mobile, ma consentire comunque il contatto col cellulare, alcuni inserzionisti hanno iniziato a utilizzare anche gli ultrasuoni.
Con questa tecnologia è possibile emettere un suono impercettibile all’orecchio umano che, una volta captato dallo smartphone, attiva l’invio del messaggio all’utente.

RFID.

Tale acronimo significa Radio Frequency IDentification.
Si basa su microchip posti fisicamente sul prodotto.
Tecnologia spesso utilizzata nella logistica per monitorare lo spostamento ed individuazione della merce all’interno di un magazzino o negozio.
Se tale utilizzo viene esteso alla segnalazione al cellulare di un cliente, che ad esempio sullo scaffale a fianco c’è un prodotto in offerta o altre iniziative correlate (al fine di non sembrare invasivi ed essere percepiti come spam) il gioco è fatto.
Esempio-funzionamento-RFID

Realtà aumentata.

La realtà aumenta è spesso confusa con la realtà virtuale.
Precisiamo che la prima attraverso dispositivi di ultima generazione tende ad aumentare i dettagli percepibili da uno dei sensi, di solito la vista, facendo vedere ciò che nel mondo reale non c’è.
Ad esempio vi può far vedere come il vostro nuovo divano starebbe nel vostro salotto, oppure com’era un borgo medievale di cui state osservando le sole fondamenta rinvenute con scavi (foto).
Esempio-di-realtà-aumentata
La realtà virtuale, invece necessita di dispositivi, spesso indossabili quali: visori e guanti sensoriali, per proiettare il soggetto in un mondo virtuale, che rappresenta il mondo reale.
Ad esempio permette di essere all’interno di un motore per apprezzarne meglio il funzionamento, e capirne gli eventuali problemi già in fase progettuale.

Entrambe le tecnologie per il loro funzionamento necessitano di dispositivi multimediali di ultima generazione.
Infatti servono: connessione internet per ricevere gli extra-dati, una fotocamera ed ovviamente l’App dedicata (si pensi a quella di un Museo che fornisce informazioni visive su come doveva essere il vaso quando era integro, mentre si ha di fronte una visione parziale rinvenuta dagli scavi archeologici).

QR Code.

Questo codice, che si ispira al più noto e diffuso Codice a Barre, permette all’utente di visualizzare una pagina web o similare, relativa al prodotto o all’offerta.
Ovviamente affinchè funzioni serve che sul dispositivo sia già presente un’App per leggere i QR Code, e che il cliente sia al corrente di come funzioni tale tecnologia.
È sicuramente rivolto a coloro che hanno una clientela potenziale o consolidata più giovane.

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Se l’argomento ti prende, non aspettare oltre, contattaci per studiare con noi la tua strategia di marketing di prossimità.

Free Wi-Fi.

Per ultima, un’altra strategia di marketing di prossimità consiste nel fornire una connessione WiFi gratuita, o meglio, la si paga concedendo alcuni dati, quali la propria e-mail per potersi registrare sulla rete internet…
Tale indirizzo mail verrà poi utilizzato per successive campagne di mail marketing o invio di newsletter.
Tale strumento è visto però con molta diffidenza, a causa del fatto che spesso tali connessioni non sono adeguatamente protette e si prestano all’hackeraggio dei dispositivi.
Per fare un esempio, tale strategia può essere presente negli aeroporti o stazioni ferroviarie di grande passaggio, i cosiddetti Hub.

Ovviamente il marketing di prossimità non ha solo vantaggi economici, ma dà anche una notevole mole di dati qualificati quando ben progettata all’interno di una più ampia visione del marketing aziendale ed in supporto alla Local SEO.

Se non sai cosa sia la Local Seo, leggi il nostro articolo!

Analizziamo i vantaggi strategici.

  • 1. Personalizzazione.
  • Uno dei maggiori vantaggi del Marketing di Prossimità è la possibilità di personalizzare i messaggi in base al target di riferimento, tenendo conto del contesto, cioè nello spazio-tempo in cui il cliente si muove.
  • 2. Immediatezza.
  • L’effetto di stabilire un contatto immediato con il consumatore aumenta l’efficacia dei messaggi.
  • 3. Tempismo.
  • L’utilizzo della geolocalizzazione permette di stabilire la comunicazione con il consumatore nel momento giusto. Quello del “just in time” è una delle maggiori sfide di qualsiasi azione di marketing che, con il marketing di prossimità, viene risolta.
  • 4. Analisi dei risultati.
  • Il marketing di prossimità permette ovviamente il monitoraggio dei risultati, come ad esempio:
    • determinare il numero di persone che hanno avuto accesso a una struttura,
    • il percorso intrapreso all’intero dello store,
    • le ore di punta e i momenti di fiacca,
    • la durata della visita,
    • lo scontrino medio,
    • e tanti altri dati.

Tutta questa mole di informazioni può essere acquisita direttamente dal CMR aziendale, fornendo così all’Ufficio Marketing una fonte di dati sui quali operare le dovute analisi statistiche.

Considerazione finale.
Se pensate che tale attività sia riservata o attuabile dalle sole piccole realtà locali, accenniamo ad alcuni casi di successo:
Apple: in alcuni dei suoi store,
McDonald’s: nei suoi fast-food,
Walmart nei suoi negozi (solo in USA).

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