La gente cosa dice che la SEO sia.

In diversi anni di “avventure” nel mondo del web marketing, ne ho sentite tante di definizioni e sparate riguardanti la SEO.
Di seguito la raccolta di quelle più divertenti o comunque strampalate.

“La SEO è quella cosa per cui sei primo su Google per certe parole chiavi” (sì, con la “i” finale).
La SEO è una disciplina che quando applicata al sito (online) e al di fuori di esso (off line) mette il sito su cui viene fatta e mantenuta, nelle condizioni ottimali per essere visibile nei risultati di ricerca che propongono i vari motori di ricerca quando viene fatta una richiesta specifica per parole chiave.
Che poi l’obiettivo sia quello di essere il più in alto in classifica è scontato, ma non automatico.
Tutti le pretendenti accreditate a vincere il campionato di serie A partono per vincerlo, ma una sola squadra lo vincerà poi effettivamente…

“La SEO è l’abilità di ingannare i motori di ricerca per essere primi”.
Esattamente l’opposto! La SEO è caratterizzata da una moltitudine di regole note e dedotte che sono da osservare, altro che ingannare!
Per chi volesse approfondirne gli aspetti più tecnici della SEO, qui trova materiale in quantità!

“La SEO è un’invenzione per fregare soldi alla gente, facendogli credere che puoi essere primo su Google”.
Invenzione mica tanto, abbiamo detto più volte che è una disciplina con le sue precise regole.
Poi se osservate una SERP, qualcuno primo c’è, qualcun altro è secondo e così via, quindi i fatti smentiscono tale affermazione.
Poi purtroppo è anche vero che SEO poco professionali che affermano di garantire il risultato ci sono, e poi creano malcontento quando tale risultato non arriva!

“La SEO è morta” – Sì morta, non finita o non serve più…
Aggiungiamo solo che tale affermazione gira in rete (e non solo) da decenni!


“Io sono già indicizzato, non ho bisogno di fare SEO” (Semmai il mio sito è già indicizzato…)
Ovviamente qui si fa anche confusione tra essere indicizzato (ossia essere nell’indice, ossia essere presente nel motore di ricerca) ed essere posizionato ossia apparire subito nella SERP per una specifica ricerca utente.

“La SEO non mi serve, se digito il mio sito sono primo”.
Non sempre, mio caro, non sempre…a meno che tu non sia un brand affermato, e a volte neanche in questo caso.
E ancora, perché ti dovrebbero cercare se già ti conoscono?

“La SEO nel mio campo/settore non serve!” (Aaaameeeen!)
Domanda: i tuoi competitor che hanno il sito web e sono lì nelle prime posizioni, e ti erodono fette di mercato, sono quindi più scemi?

“La SEO la facciamo internamente, abbiamo fatto fare un corso ad un nostro impiegato” (Un passo avanti rispetto all’affidarsi al cugggino!)
Non si discute che internamente ci possano essere figure idonee a tale scopo, il problema è che approfondendo tale argomento esce che con un corso finanziato dalla Regione (per fare un esempio) di 200 ore (ma anche mooolto meno) si sono fatti un SEO in casa.
Ricordo che ci sono fior fiore di professionisti che continuano a dire che non smettono mai di formarsi e che pubblicano Case Study allo scopo di aiutare anche altri a risolvere il problema X, come hanno fatto loro davanti a tale difficoltà incontrata per la prima volta.

“LA SEO? L’abbiamo fatta alcuni anni fa, per cui siamo a posto, grazie!”
Evidentemente per costoro il mondo degli affari è un mondo immobile, il mercato non si evolve, gli algoritmi dei motori di ricerca neppure, i consumatori ed i loro orientamenti sono sempre quelli di 20 o 30 anni fa.
Beati loro e le loro sicurezze!

Infine un excursus nel mondo dei recruiter, che ancora oggi pubblicano ricerche di personale SEO, ove viene chiesto di saper creare e gestire campagna di Google Ads (ex Pay per Click) e quindi cercano un esperto di SEM.
Quando poi aggiungono che deve sapere usare Photoshop, deve saper fare video e relativo video editing, PR, Redazione di Listini ed altro materiale promozionale come brochure, allora entriamo nel mondo dei supereroi, dei tuttofare da pagarsi una miseria (of course)!